Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 12/04/2007 @ 00:56:15, in dBlog, linkato 2810 volte)
{autore=ricciardi giovanni} Domus Artis è lieta di presentare Tutto nel nuovo – Tutto di Nuovo, esposizione personale del pittore napoletano Giovanni Ricciardi, con il patrocinio della regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Napoli. In mostra circa cinquanta opere che ricostruiscono, nella Sala delle Terrazze di Castel dell'Ovo, l'articolato percorso del giovane artista. Partito da una formazione accademica, Ricciardi ha sviluppato un linguaggio personale e ricercato, fondato sull'eleganza del segno grafico e sul senso del colore, che dai toni profondi e dalle larghe campiture delle prime opere giunge a cromie accese e brillanti di significativa tendenza pop. La sua attitudine alla sperimentazione lo ha condotto a una originale contaminazione di tecniche e materie, evidente soprattutto nei dipinti in cui la tradizionale esecuzione ad olio si combina con elementi eterogenei come vetro, merletto, proiettili e sagome di metallo. Una ricerca artistica tesa al senso profondo della realtà e degli oggetti, sottolineata dalle opere della serie Bit in cui gli elementi naturali, spesso animati da tinte vivaci e insolite, sono percorsi da inquietanti vuoti. La mostra sarà introdotta da una performance dell'artista. La mostra sarà visitabile dal 16 al 29 aprile 2009 dal lunedì al sabato ore 10,30 – 18,00, domenica ore 10,30 – 14,00.
Di Admin (del 27/04/2009 @ 15:42:56, in dBlog, linkato 1516 volte)
{autore=ricciardi giovanni}Circa cinquanta opere realizzate da Giovanni Ricciardi in mostra nelle Sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo ricostruiscono l’articolato percorso del giovane artista che, partito da una formazione accademica, ha sviluppato negli anni un proprio linguaggio fondato sull’eleganza del segno grafico e sul senso del colore. Dai primi toni profondi e dalle larghe campiture delle prime opere l’artista arriva a cromie accese e brillanti di significativa tendenza pop. Intitolata « Tutto nel nuovo Tutto di nuovo-1996-2008»,curata da Milena Grosso e organizzata dalla Domus Artis, la mostra visitabile dal lunedì al sabato ore 10,30-18, domenica 10,30-14 e fino al 29 aprile, è una ricerca artistica impegnata a ritrovare il senso profondo della realtà che ci circonda a cominciare dall’ambiente, gli spazi, la natura e gli oggetti. L’attitudine alla sperimentazione ha condotto l’artista a un’originale contaminazione di tecniche e materie, evidente soprattutto nei dipinti in cui la tradizionale esecuzione ad olio si combina con elementi eterogenei come vetro, merletto, proiettili, sagome di metallo. Ricciardi tenta di creare con la sua pittura una dialettica aperta tra vuoto e pieno, un equilibrio che porterà avanti negli anni fino alle ultime composizioni. Nel tentativo di rompere con la bidimensionalità della tela, l’ artista napoletano, che vive e lavora a Milano, usa parti di oggetti come se si trattasse di frammenti del mondo riorganizzandoli insieme tra loro in uno spazio proprio. Non si limita alla semplice appropriazione e utilizzo di materiali e applicazioni plastiche scultoree, ma fa sì che tutti gli elementi si integrino creando delle immagini attraverso un nuovo grado di complessità, densità e ambizione. Le opere si presentano al visitatore in modo frontale e si organizzano per cicli coinvolgendo in sensazioni, emozioni, pensieri e manipolando concetti, per riuscire alla fine a guardare oltre alla ricerca di nuovi spazi e possibilità interpretative. La pittura di Ricciardi a volte gestuale può esplodere in immagini che oscillano tra astratto e figurativo, tra passaggi di pittura frenetica e serena tra opacità e visibilità. L’esposizione è stata inaugurata con una performance che l’artista ha dedicato ai terremotati abruzzesi. (di Daniela Ricci)
Di Admin (del 29/04/2009 @ 12:05:41, in dBlog, linkato 1433 volte)
Di Admin (del 29/04/2009 @ 13:16:52, in dBlog, linkato 1561 volte)
Di Admin (del 09/05/2009 @ 00:00:01, in dBlog, linkato 1414 volte)
Tanti accessi e curiosità per il nuovo blog di Marciano Arte. Un ringraziamento a tutti i visitatori che in questi anni di www.marcianoarte.it ci hanno dato grandi stimoli e soddisfazioni per continuare il lavoro on-line e per incrementarlo con il neonato blog. Un ringraziamento a tutta la nostra sempre più appassionata clientela, primo artefice della nostra galleria. Un ringraziamento va a Giacomo Di Fiore per i suoi apprezzati consigli. Un ringraziamento particolare va a Paolo Franzese (web-master) che ha sopportato ed accontentato le nostre continue richieste. Non deluderemo le attese.... Sono in arrivo tante novità! Grazie e saluti, Alfredo e Salvatore Marciano
Di Admin (del 12/05/2009 @ 00:00:01, in dBlog, linkato 2520 volte)
Di Admin (del 15/05/2009 @ 00:00:01, in dBlog, linkato 1603 volte)
Di Admin (del 19/05/2009 @ 12:36:38, in dBlog, linkato 1501 volte)
18 maggio 2009, New York - Michelle Obama era oggi a New York, dove ha inaugurato la galleria di arte statunitense del Metropolitan Museum, che ha riaperto le sue sale al pubblico dopo due anni di lavori. " Il nostro futuro di paese innovativo dipende dalla garanzia che tutti abbiano libero accesso alle arti e alla cultura", ha affermato Michelle Obama, nella sua seconda apparizione pubblica nella città di New York. Ha ricordato che l' industria delle arti contribuisce con più di 160.000 milioni di dollari ogni anno per l'economia, ma ha sottolineato il ruolo dell'arte come " qualcosa che ci definisce e serve per spiegare la nostra storia alle generazioni future". La First Lady ha detto che insieme a suo marito, vuole garantire l'arte " a tutti i bambini". Da parte sua, il presidente del Metropolitan, Emily Rafferty, ha apprezzato che l'amministrazione Obama " ha dato una chiara indicazione del fatto che vuole fare di questo paese un luogo di arte e di alta cultura". E ha dichiarato: " Non a caso, il presidente e la First Lady si sono conosciuti in un museo". ( el universal)
{autore=zollo giuseppe}I was born in Naples in 1960. In 1978 I qualify at the Art High School of Naples. Later I attend for two years the faculty of architecture then, I decide to enrol myself to the University of Fine Arts, following the painting course of master Domenico Spinosa. I graduate in 1985. From an informal painting training, characterised by the teaching of master Spinosa, I choose figurative painting in order to summarize my artistic experiences, stimulated by the poetics of Rabindranath Tagore, who, inside his poetry leading to dialogue, searching constantly for God, the One, the Creating Being, succeeds in making the best of creativity, inside an ontological vision of art. One of his poems says: “I jump into the ocean of the shapes, trying to find the pearl, the perfect pearl of shapeless... Inside this sentence is condensed the path of my creativity, attracted from the flowing colour, which is light. Colour gives life to the classical shape of Greek sculpture and at the same time is absolute pregnancy, symbol of the creative idea, so that it can transcend the shape. I want to communicate the same heart-rending and deep joy feeling of the last movement of the Beethoven’s Ninth Symphony. Painting as matter to amalgamate. Reproducing shapes, trying to give life, atmosphere, sensuality and emotions. This is what I mean by painting. It is the eternal game of riding the techne; the know-how, to give shape to imagination, that satisfaction in succeeding which brings you further on. This is how painting should be loved. Art, then.. .. will come as the dawn and open the day. Traduzione creativa di Rebecca Zani "i colori del mare" 2008
I Romani hanno “ucciso” l’arte! Hanno determinato il senso della produttività nell’arte. Hanno condensato l’istinto primitivo dell’arte, la creatività sacra, dimensione che è trascendenza, dal cerchio al quadrato. I greci avevano accolto la trascendenza nella forma, anima e uomo diventano statuaria classica. Ancora oggi non si spiega la “bellezza” di una scultura greca, pensate alla “menade” di Skopas; la danza in estasi, prende forma nel marmo. Lo scultore greco firmava le sue opere lo scultore romano poche volte. Innumerevoli copie di sculture greche ospitavano i laboratori degli scultori romani, erano scelte dai compratori e spesso la testa era sostituita con quella del committente. Ingegneria e opere pubbliche, ritratto e pittura sono gli elementi dell’arte romana essenzialmente concreta, racconto…storia. Della storia l’artista greco ne coglieva la sua essenza. La storia romana era immagine era racconto. Ecco, l’opera d’arte diventa “prodotto” e perde la sua “anima”, deve essere soprattutto utile… Quando decade l’impero romano decade l’arte aulica, classica, e lascia spazio a quella del popolo romano, plebea senza regole, espressiva, simbolica, immagine del medioevo fino al rinascimento. Quando gli artisti del primo rinascimento e ancora prima Cavallini e Giotto, fanno riferimento alla romanità classica, nell’opera d’arte entra la regola, il ritratto espressivo, il racconto. Con l’arte romana, questo, è diventato stile. Ma per l’artista greco lo stile era una conseguenza tecnica della sua creatività della sua fantasia. Mentre per l’artista romano lo “stile greco” era da applicare all’opera d’arte. L’estetica come la intendevano i greci, ossia “sensazione”, è diventata regola, stile. Così si spiegano le avanguardie del 900 e la ricerca del primitivo, del decoro orientale, che sono espressione dell’anima, della fantasia, senza sostituirle con una regola o uno stile. Invece il racconto, la storia, il reale, è espressione della materia, del corpo. Dopo i romani e con il rinascimento poi, racconto e decoro, materia e anima, sono stati disgiunti, preferendo il racconto come espressione e conferendogli un valore più alto. L’arte è, quando si trascende la materia, luminosa idea. Tutto insieme, decoro e racconto, materia e anima.Giuseppe Zollo
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