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Ricciardi, frammenti di un mondo nuovo (da "Il Mattino" del 21 aprile 2009)
Di Admin (del 27/04/2009 @ 15:42:56, in dBlog, linkato 1321 volte)
{autore=ricciardi giovanni}Circa cinquanta opere realizzate da Giovanni Ricciardi in mostra nelle Sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo ricostruiscono l’articolato percorso del giovane artista che, partito da una formazione accademica, ha sviluppato negli anni un proprio linguaggio fondato sull’eleganza del segno grafico e sul senso del colore. Dai primi toni profondi e dalle larghe campiture delle prime opere l’artista arriva a cromie accese e brillanti di significativa tendenza pop. Intitolata «Tutto nel nuovo Tutto di nuovo-1996-2008»,curata da Milena Grosso e organizzata dalla Domus Artis, la mostra visitabile dal lunedì al sabato ore 10,30-18, domenica 10,30-14 e fino al 29 aprile, è una ricerca artistica impegnata a ritrovare il senso profondo della realtà che ci circonda a cominciare dall’ambiente, gli spazi, la natura e gli oggetti. L’attitudine alla sperimentazione ha condotto l’artista a un’originale contaminazione di tecniche e materie, evidente soprattutto nei dipinti in cui la tradizionale esecuzione ad olio si combina con elementi eterogenei come vetro, merletto, proiettili, sagome di metallo. Ricciardi tenta di creare con la sua pittura una dialettica aperta tra vuoto e pieno, un equilibrio che porterà avanti negli anni fino alle ultime composizioni. Nel tentativo di rompere con la bidimensionalità della tela, l’artista napoletano, che vive e lavora a Milano, usa parti di oggetti come se si trattasse di frammenti del mondo riorganizzandoli insieme tra loro in uno spazio proprio. Non si limita alla semplice appropriazione e utilizzo di materiali e applicazioni plastiche scultoree, ma fa sì che tutti gli elementi si integrino creando delle immagini attraverso un nuovo grado di complessità, densità e ambizione. Le opere si presentano al visitatore in modo frontale e si organizzano per cicli coinvolgendo in sensazioni, emozioni, pensieri e manipolando concetti, per riuscire alla fine a guardare oltre alla ricerca di nuovi spazi e possibilità interpretative. La pittura di Ricciardi a volte gestuale può esplodere in immagini che oscillano tra astratto e figurativo, tra passaggi di pittura frenetica e serena tra opacità e visibilità. L’esposizione è stata inaugurata con una performance che l’artista ha dedicato ai terremotati abruzzesi. (di Daniela Ricci)