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Pubblicata in data 21 Giugno 2006 Pittori a Portici nel '900: Antonio Fomez Antonio Fomez. (Portici, 1937). Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Napoli, allievo di Emilio Notte, e si è diplomato nel 1961. Il primo riconoscimento ufficiale lo ha ottenuto a Roma nel 1960. Nel 1961 ha esposto per la prima volta a Napoli alla Galleria S. Carlo, e poi in tante altre città italiane, i suoi quadri segnicomaterici. A Portici ha avuto uno studio, dapprima in un box di Via Libertà fino al 1962 (dove dipingerà tutte le opere “materiche”), poi al Granatello fino al 1966 e, infine, in Via Leonardo da Vinci (dove eseguirà il ciclo: “Ciechi a Marechiaro” del 198O ispirato a Brueghel, “Mors Naturae” del 1981 su un tema caro a Ruoppolo e quello sulle “Sostituzioni dal Rosso” del 1983). Si è trasferito a Milano nel Novembre 1963 e lì è passato al linguaggio della Pop-art diventandone uno dei protagonisti assoluti per tutto il mercato nazionale. Ha usato il collage, rilievi di balconcini e bamboline. Nel 1967 sono apparse le prime scalette e le opere monocrome bianche che esporrà a Milano. Nel 1972 è ritornato al colore che diventa parte strutturante del quadro. Dal 1974 in poi ha eseguito i suoi famosi cicli di opere, dei quali, oltre a quelli gia segnalati, ricordiamo quello dei “Poeti”, dei “Fantasmi”, e, dopo quello su “Courbez” (Courbet + Velazquez del 1987), “Serpenti & Parenti” del 1996/97. È ritornato di nuovo a Portici nel 1979 dove è rimasto fino al 1984. Da allora è residente a Milano. A Portici ha già esposto in due mostre personali alla Galleria Carolina nel 1971 e nel 1972. E, qualche anno dopo, è tra i primi nel globo ad utilizzare singolari rilievi e scalette immersi in contenitori trasparenti pieni d'acqua. |