Pubblicata in data 24 Ottobre 2005

Adriano Cecioni

Adriano Cecioni (Fontebuona, 1836 – Firenze, 1886) Si formò frequentando i corsi di scultura tenuti dal Costoli all’Accademia fiorentina di Belle Arti, nel 1859 al concorso scolastico vinse il premio per il nudo ed il soggetto religioso. Nello stesso anno si arruolò volontario. Finita la guerra, vinse un concorso bandito dal Ricasoli su tema patriottico. Nel 1863 vinse un pensionato e decise di recarsi a Napoli. Qui legò con De Nittis, De Gregorio, Rossano ed Antonino Leto, creatori della Repubblica di Portici e con questi cercò di fondere il credo dei Macchiaioli toscani con i principi del verismo della scuola napoletana. In quegli anni lavorò tantissimo e cercò di risolvere i problemi relativi alla luce e ai toni. Nel 1866 esordì presentando alcune opere alla Promotrice di Napoli ed ottenne la proroga del pensionato. L’anno successivo tornò a Firenze, introdusse i suoi amici napoletani nell’ambiente artistico fiorentino e scrisse in varie note critiche le teorie fondamentali del movimento macchiaiolo. Nel 1870 espose al Salon parigino. Ebbe successo, ma la sua permanenza fu interrotta per motivi familiari e perché deluso dall’ambiente parigino. Nel 1871 effettuò un viaggio in Inghilterra e si trattenne a Londra per qualche tempo. Nel 1880 espose all’Esposizione Nazionale di Torino e nel 1884 pubblicò le biografie dei Macchiaioli sulla Domenica letteraria. Fu nominato professore di disegno al Magistero di Firenze e questo incarico lo sollevò dalle ristrettezze economiche che l’affliggevano. Morì improvvisamente durante una festa in casa dell’amico Kienerk.

dettagli»