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Pubblicata in data 25/07/2005 Prof. Montarsolo, Addio! Il mondo dell'Arte e della Cultura oggi è triste perchè ha perso uno dei suoi più illustri esponenti. E' finito all'età di 83 anni il Prof. Carlo Montarsolo, punto di riferimento della Pittura contemporanea e della Storia dell'Arte. Marciano Arte partecipa al dolore della famiglia. Carlo Montarsolo è nato a Marmore nel 1922. È stato uno dei più noti e validi artisti della pittura italiana del dopoguerra. Di lui hanno scritto, con saggi e recensioni, i più importanti critici e studiosi d’arte. Il suo curriculum è fra i più ricchi e prestigiosi, per attività e riconoscimenti, della sua generazione. Dalla nativa Terni, sin da piccolo si trasferisce a Portici con tutta la famiglia. A sedici anni nasce l’amore per la pittura ed esegue i primi dipinti insieme a Placido. A diciannove anni è chiamato sotto le armi, senza mai rinunciare alla pittura. Infatti, proprio molti Enti militari posseggono sue opere. Nel 1948 la sua prima personale importante alla Galleria Forti e due anni dopo successo replicato a Milano. Nel 1957 vince il Premio Mancini dell’Accademia di Napoli, unico pittore esterno ad ottenere il premio. Montarsolo vuole respirare aria europea e così parte per il Belgio (e qui conosce le opere di Braque e Picasso) e per altre mete alla ricerca di esperienze. Quando rientra a Portici, appresa la lezione cubista, prepara l’immagine fra realtà ed astrazione, attraverso un lungo ventennio di studi e sperimentazioni. In quel periodo nascono le opere astratto-geometriche che culminano in due capolavori: Einstein e Tempio sommerso. Nel 1958, col Premio Marzotto, arriva il successo internazionale e le sue opere vengono esposte a Parigi, Monaco e alla Permanente di Milano. Dal ’68 al 73 partecipa a quasi tutti i concorsi nazionali vincendone molti. È presente, da invitato, a tutte le Quadriennali di Roma; alla Biennale Internazionale d’Arte del Mediterraneo, dove rappresenta l’Italia, e successivamente è a Melbourne, New York, Sidney, Buenos Aires, Valparaiso, Santo Domingo, ecc. Alla fine di ogni viaggio, però, Carlo Montarsolo si rifugia sempre nel suo splendido studio a Portici, punto d'incontro per gli artisti e amanti dell'Arte. Montarsolo è finito a Roma il 25 Luglio 2005. Luigi Carluccio: “Montarsolo è un “pittore di cultura”, e lo è due volte: prima di tutto perché la sua azione si è sviluppata a Napoli, come elemento determinante di modificazione di antichi luoghi comuni; e, in secondo luogo, perché la sua opera personale, si è mossa a sua volta come una lenta calcolata sottilissima ricerca di linguaggio, che faccia coincidere formalmente e spiritualmente le qualità dell’ambiente particolare con i caratteri comuni ad una vicenda d’espressione che interessa tutto il mondo dell’arte contemporanea. Cultura quindi come funzione e come espressione. Nell’opera di Montarsolo le recenti vicende della cultura e della espressione artistica, nel senso di un recupero e, meglio, di una rigenerazione della “realtà”, quella esterna attraverso il filtro della visione interiore e perciò di una “realtà psicologica”, sono messe in evidenza con dipinti felici, sia per la preziosa impostazione cromatica, sia per la ispirata capacità di evocazione, in una suggestionante alternativa di oggetti appena impressi nella memoria, di attimi di luce, e di allusioni a presenze fantastiche, di non comune efficienza espressiva”. |