Pubblicata in data 15/07/2005

Articolo de "L'ora Vesuviana"

Mariateresa Cautiero e Luigi Ferraro. Alla Galleria Marciano, le storie di tele, pittori e sogni A Portici la pittura di due secoli, tra antico e moderno. Portici - Espressionisti, cubisti, impressionisti, veristi... I pittori contemporanei del vesuviano non appartengono ad un solo movimento, ognuno interpreta a suo modo, secondo la propria sensibilità la realtà che lo circonda . Dai dipinti figurativi di Armando De Lauzieres che raccontano la vita di Portici e dei suoi abitanti, a quelli più innovativi di Umberto Piezzo. Un rilievo particolare meritano i giovani artisti come Gennaro Avano considerato l’inventore dell’audio-pittura, Giovanni Ricciardi e Giuseppe Zollo che nelle sue tele cattura “l’attimo che va oltre”, come la curva di un corpo o il leggero posarsi di una mano. Numerosi dipinti di questi artisti sono esposti a Portici, nella Galleria d’arte di Salvatore Marciano (nella foto) che continua l’attività fondata da suo nonno, un pittore di grande talento. “Portici ha alle spalle una lunga tradizione di pittori - spiega Marciano - a metà dell’Ottocento nacque la “Scuola di Resina”, fondata da Giuseppe de Nittis, Marco De Gregorio e Federico Rossano. Successivamente denominata “Repubblica di Portici”, in quanto si stabilì nel palazzo reale, ormai abbandonato. Più che di scuola è opportuno parlare di un proficuo incontro di artisti che ebbero in comune alcuni ideali, come il rifiuto dell’Accademia e il recupero del naturalismo. A questi si aggiunsero Adriano Cecioni, portatore della teoria della macchia ed altri artisti minori, quali Antonino Leto, Camillo Amati, Alceste Campriani, Michele Tedesco, Giovan Battista Filosa, Luigi De Luise, Andrea Coffa, Raffaele Belliazzi, Raffaele Izzo ed Enrico Gaeta. Alla Galleria d’arte Marciano c’è un bel pezzo di questa storia. (“L’ora vesuviana” di luglio 2005)

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