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Autore:

ZOLLO GIUSEPPE

N - M:

Napoli, 1960

Titolo:

Profondo verde

Tecnica:

Acrilico su tavola

Anno:

2006

Misure:

60 x 60 cm

Note descrittive: Giuseppe Zollo nasce a Napoli nel 1960, nel 1978 si diploma al Liceo Artistico di Napoli, successivamente frequenta la Facoltà di Architettura di Napoli per due anni poi, decide di iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, scegliendo di seguire il corso di pittura del Maestro Domenico Spinosa, diplomandosi nel 1985. Da una formazione pittorica informale, caratterizzata dall'insegnamento del Maestro Spinosa, in seguito sceglie la pittura figurativa per condensare le proprie esperienze artistiche; stimolato dalla poetica di Rabindranath Tagore, che, nella sua poesia volta al dialogo, alla ricerca costante del Dio, dell'Uno, insomma dell'Essere Creatore, rende soave la creatività. In una sua poesia si legge: "mi tuffo nell'oceano delle forme, cercando di trovare la perla, perfetta del senza forma". Spunti tecnici Rubens, Klimt, i disegni di Mucha, il colore di Derain, il realismo di Monet, l'estetica di Matisse. Personali e Collettive Ercolano; centro M. De Gregorio - Brescia; Biblioteca Comunale - Napoli; Sale Espositive Accademia di Belle Arti - Avellino; Biblioteca Comunale - Sorrento; Settembre Artistico - Napoli; Sala V. Gemito - Portici (Na); Sala Granhattan - Portici (Na); Villa Savonarola - Roccagloriosa; Centro Storico - Celle di Bulgheria; Estemporanea. "Ma certo il mio Simon fu in paradiso onde questa gentil donna si parte: ivi la vide, et la ritrasse in carte per far fede qua giù del suo bel viso". Così Petrarca, sul ritratto di Laura, eseguito da Simone Martini. E davvero in "paradiso", in quel "paradiso" dell'Arte, ove la provvisorietà delle umane vicende si trasforma in eterna bellezza, è concesso all' artista il privilegio di vivere la propria esperienza creativa e, con la sua opera, di schiudere i cancelli dorati dell'Eden agli altri uomini. In questo "paradiso" ove le emozioni del pensiero e del sentimento si fanno luce purissima che illumina ogni umano cimento, vivono e s'incontrano - giganti e nani - musicisti, poeti, artisti: allora la parola diventa linea e questa melodia; allora la pennellata si fa ritmo e nasce il verso. In questo "paradiso" vive la voce luminosa di Tagore, la musica struggente di Debussy, la pittura lirica di Giuseppe Zollo ... (Prof. Vincenzo Dolla Doc. di Metrica e Stilistica Università "Federico II" - Napoli)

Atre opere: